lunedì 29 settembre 2008

La rosa ed i suoi petali


I nomi tradizionali dei venti derivano probabilmente da quelli usati dai navigatori delle antiche repubbliche marinare italiane per indicare i venti del Mediterraneo centrale considerando come centro della rosa dei venti l’isola di Malta.
Il vento che proviene, a Malta, dalla direzione della Grecia è detto Greco o Grecale, dalla Siria è detto Scirocco, dalla Libia è detto Libeccio, e dalla direzione maestra (magister), quella cioè della nostra penisola, è detto Maestrale.

ANDATURE

Nel mare aperto e libero, qualunque sia la direzione del vento, il buon velista deve poter raggiungere tutti i punti dell’orizzonte e, per far ciò, dovrà fare i conti innanzi tutto con la direzione del vento.Secondo la direzione da cui proviene il vento, cioè secondo l’angolo che il vento forma con l’asse longitudinale dello scafo, la nostra barca riceverà impulsi diversi che la faranno “andare” in modi assai differenti. Avremo cioè le cosìddette “andature”.

Si definiscono andature le espressioni usate per indicare la direzione di avanzamento della barca a vela rispetto alla direzione del vento,quindi sono funzione dell'angolo che si crea tra il vento e l'asse della barca.
Le principali andature sono:

Parti della vela e dello scafo

domenica 28 settembre 2008

Livin' on the edge



Il link del video è http://it.youtube.com/watch?v=nDToL593cmU, tutti i diritti appartengono all'autore del video.

navigate con la vela e non navigate nell'alcol!


La nostra matematica ci fa capire molte cose.

Alcol e matematica
Anche questa estate è stato elevato sia il numero di incidenti mortali sulle strade sia il numero delle sospensioni di patenti di guida nonostante l' inasprimento delle sanzioni per la violazione delle norme del Codice della strada e il tutto causato dall'uso- abuso di droga e alcool . Sembra , pertanto, molto vicina una profonda revisione del Codice. La guida in stato di ebbrezza è un reato penale . Il limite di tasso alcolemico in Italia è 0,50 g/l. se si supera questa soglia, le sanzioni sono molto pesanti e variano a seconda della fascia in cui rientra lo stato di ebbrezza accertato dalll'etilometro ( tra 0,51 e 0,80 ; tra 0,81 e 1,5 ; oppure oltre 1,5 g/l ). L' uso dell' etilometro è stato introdotto con il decreto legge 285 art. 186 del 30 aprile 1992 e da quel momento le Forze dell' Ordine lo hanno usato con intensità crescente.
Il modo in cui l'alcool entra nel circolo sanguigno può essere rappresentato con questo schema:

Tenendo presente che l' alcool pesa 800gr per litro, è possibile calcolare in modo approssimativo il proprio tasso di alcolemia , basta usare questa formula:
Tasso alcolico g/l = [(Ga x V x 0,008)x 1.055]/(Pxk)
dove
Ga = grado alcolico della bevanda
V = volume della bevanda ingerito ( in ml)
P = peso corporeo ( in Kg)
la costante 1,055è il peso specifico del sangue
K = coefficiente di diffusione
quest'ultimo varia a seconda del sesso : M = 0,73 e F = 0,66.

EUREKA! LA BARCA GALLEGGIA.

Eureka dal greco "ho trovato !" non è un'espressione coniata dal grande attore comico woody allen bensì da un grande scienziato del passato , tale archimede.Questa parola fu esclamata nel momento in cui Archimede scoprì che si poteva calcolare il volume di un corpo di forma irregolare misurando il volume dell'acqua che veniva spostata quando il corpo veniva immerso.



Avete capito bene questo fondamentale principio della fisica è stato scoperto da un signore dell'antica grecia e tutt'oggi come qualunque principio della fisica che si rispetti è ancora valdo.

Su tale principio come è ovvio si basa anche il galleggiamneto di una barca a vela.
Come potrete notare dalle due figure per poter capire il fenomeno dobbiamo rifarci alla forza(per chi non conoscesse il concetto vada a rivedere il mio post precedente).
In base a tale principio i corpi immersi nell'acqua ricevono una spinta FA verso l'alto uguale al peso del liquido spostato.
Ricordiamo però, che tutti i corpi sono soggetti ad un'altra spinta FP dovuta al loro peso.
Quale di queste due forze contrarie prenderà il sopravvento?
Basta riflettere che la prima delle due forze è in rapporto con il volume dell'acqua spostata e quindi con il volume del corpo,mentre la seconda è dovuta al peso del corpo.perciò i corpi di grande volume e di piccolo peso tendono a galleggiare ,mentre quelli di piccolo volume e grande peso affondano.
L'equilibrio si verifica quando il corpo pesa per unità di volume ,esattamente quanto l'acqua e cioè quando ha un peso specifico uguale a quello dell'acqua.
Un corpo più leggero dell'acqua s'immerge fintantochè il suo peso complessivo uguaglia quello del liquido spostato dalla parte del corpo immersa.
In formule avremo:
FA=pp V,
dove FA è la forza di Archimede pp è il peso specifico del fluido e V il volume del corpo immerso.
Sarebbe interessante chiedersi perchè i sommergibili riescono sia a galleggiare che ad affondare.
I sistemi usati per fare immergere, emergere o, in generale variare di quota un sottomarino o un sommergibile sono essenzialmente due:
uno statico , fondato sul bilanciamento tra il peso del sommergibile e la spinta al galleggiamento che esso riceve in base al principio di Archimede
uno dinamico , che sfrutta, quando il sommergibile è immerso ed in moto, la portanza dei suoi timoni di profondità .
Come ogni corpo immerso in un liquido, il sommergibile è soggetto principalmente a due forze:
la forza peso, diretta verticalmente dall'alto verso il basso
la spinta idrostatica, diretta verticalmente dal basso verso l'alto e di intensità pari al peso del volume del liquido spostato (nel nostro caso, acqua marina).
Per far immergere un sommergibile si deve aumentarne il peso in modo che esso superi in intensità la spinta idrostatica.
Questo si ottiene immettendo acqua marina in appositi compartimenti allagabili ("casse"). Ciò fa aumentare il peso del sommergibile, che tende quindi ad immergersi.
Per far riemergere il battello basta espellere l'acqua da una delle casse (la cassa emersione) immettendovi aria compressa, prelevata da apposite bombole (interne allo scafo). L'alleggerimento dovuto alla sostituzione della zavorra d'acqua nella cassa emersione con aria, consente al sommergibile di portarsi in "affioramento" (vale a dire con la sola torretta fuori dall'acqua). In questo assetto è possibile aspirare aria dall'atmosfera e pomparla dentro alle casse ancora allagate, diminuendo ulteriormente il peso del sommergibile e portandolo così completamente in superficie.
Ciao dal vostro vincenzo.

martedì 16 settembre 2008


Per navigare abbiamo visto come sia utile la somma vettoriale.
Vediamo nello specifico come ottenerla.
Per comodità è possibile definire con origine l'estremo del vettore non munito di freccia e con estremo superiore quello che reca la freccia. Occorre notare che l'origine non è il punto di applicazione perché si parla ora di vettori liberi.
Per sommare due vettori è sufficiente far coincidere l'origine di uno con l'estremo superiore dell'altro: la somma è data dal vetture che ha origine coincidente con l'origine rimasta libera ed estremo superiore coincidente con quello rimasto libero (fig. 3).


Fig 3


Se la somma riguarda più di due vettori, la regola non cambia ricordando la validità delle proprietà commutativa e associativa della somma (fig. 4).


Fig 4

giovedì 11 settembre 2008

humour matematico!

Anche se non è pertinente con il nostro blog queste vignette sono bellissime:



Chi riesce a risolvere questo limite riceverà in omaggio un simpatico regalo.


Il romanticismo della matematica:










Potenza del pensiero :



La numero uno:



Chiunque volesse aiutarmi a fare una raccolta invii una mail a questo indirizzo:
ciao dal vostro amico abel79

sabato 6 settembre 2008

LA FORZA!

Quando abbiamo parlato di portanza abbiamo fatto cenno alla FORZA.


Bene in questo post cercheremo di spiegare che cosa è da un punto di vista fisico partendo da alcuni piccoli esempi.

Pensiamo ad un calciatore al momento in cui calcia la palla o ad un giocatore di pallavolo al momento in cui effettua una battuta , bene questi sono due semplici gesti che richiedono uno sforzo(FORZA) per essere compiuti.





Oppure potremo pensare al tiro alla fune

in questo caso chi avrà più FORZA vincerà.






Nessuna definizione meglio di questi esempi può descrivere cosas è una forza.L'intuizione e la semplicità cari ragazzi rimangono ancora il miglior modo per capire fisica e matematica.

A tal proposito vi consiglio un libro di un premio nobel per la fisica, Richard P. Feynman , dal titolo "Sta scherzando Mr. Feyman" ,vedrete che trasformerete il vostro odio per la matematica e la fisica in un amore viscerale.
Ma torniamo a noi, cerchiamo di dare una definizione più rigorosa di forza.
Precisamente,ogni causa che modifica o tende a modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo è detta FORZA.
Bene , fin qui tutto semplice, basti pensare a una scotta ,quando la cazziamo applicchiamo una forza alla scotta.








Una forza è una grandezza vettoriale quindi per essere determinata ha bisogno di un MODULO , INTENSITA' E VERSO. Inoltre determinante per definire la forza è il suo punto di applicazione



Vediamo ora operativamente come si calcola una forza, ciò ci può essere utile per fare dei confronti tra due forze.La forza è uguale a :


MASSA(kg)*ACCELLERAZIONE(m/s2) .

Ora che abbiamo visto che cosa è e come è definita una forza possiamo passare ad analizzare i vari tipi di forze che esistono e precisamente sono di quattro tipi:


  1. la forza gravitazionale dovuta alla gravità.

  1. la forza elettromagnetica dovuta alle interazioni tra atomi .

  1. la forza nucleare forte dovuta all'interazione tra protoni e neutroni.
  2. la forza nucleare debole forza nucleare che agisce su le coppie di particelle elementari.

Nella vita come nella vela la forza è onnipresente,potremo definirla come il "MOTORE" di ogni cosa.

ciao dal vostro vincenzo